La Lazio lavora anche se in formato “ridotto” visti i suoi impegnati nelle rispettive Nazionali. A lavoro però soprattutto Mister Mone che deve ancora riflettere sulla “formazione tipo” da mandare in campo.
Il primo dubbio riguarda Marusic o Dusan Basta. Chi occuperà la fascia destra? Il nuovo arrivato o il ben più navigato? Un ballottaggio che ad ora vedrebbe favorito proprio Adam su Dusan che, dalla sua ha l’esperienza è tornato a disposizione dalla “non partita” rinviata contro l’Udinese, potrebbe scansare il montenegrino. Ricordiamo che Basta buco’ la porta giallorossa ben due volte, però Marusic si sta mettendo in mostra tanto da aver tamponato egregiamente l’assenza del collega.
In difesa anche qualcosa è da chiarire: Wallace è tornato. Ai box per un infortunio che lo ha tenuto parecchio lontano dal rettangolo verde, andrà ad insidiare la titolarità di uno tra Radu o Bastos. C’è però da dire che Radu pare stia vivendo la sua stagione migliore è Bastos è salito in cattedra. Il ritorno di Wallace che cambiamento porterà alla retroguardia?
La corsia sinistra rappresenta un’altra forte incertezza: da una parte Senad Lulic l’uomo derby per eccellenza, l’eroe del 26 maggio e capitano della Lazio, lasciarlo in panca non sarebbe un gesto carino diciamocela tutta. Il numero 19 biancoceleste è la Waterloo dei cugini e con la fascia al braccio in campo è quasi una “istituzione” della stracittadina. Dall’altra parte però troviamo Jordan Lukaku in ottima forma fisica.
Anche se al momento Lulic è in vantaggio sul belga, esite una terza ipotesi: potrebbero giocare entrambi. Questo si verificherebbe nello scenario che vedrebbe Milinkovic troppo affaticato dal ritorno dalla propria Nazionale. A questo punto il capitano giocherebbe internamente lasciando sulla fascia la strada libera a Lukaku.
Manca una settimana, ma i nodi da sciogliere per lo scacchiere tattico sono tanti per il mister. Ballottaggi validi sia in favore di uno che dell’altro. Dal canto mio per il derby mi spingerei sull’esperienza di Basta, sull’essere capitano di Lulic e sul “mestierante” Radu.